La ripresa in un prodotto analogo e concorrente degli elementi caratteristici della confezione di un prodotto altrui integra, a determinate condizioni, un atto di concorrenza sleale per la repressione del quale si potrà agire in giudizio sia in via cautelare che ordinaria per ottenere principalmente un’inibitoria del comportamento sleale altrui ed un risarcimento del danno.
Come ha di recente stabilito la Corte di Cassazione, con la nozione di concorrenza sleale il nostro ordinamento ha imposto ed impone a tutte le imprese operanti sul mercato il rispetto di regole di correttezza e di lealtà affinché nessuna, attraverso l’adozione di metodi contrari all’etica delle relazioni commerciali, possa avvantaggiarsi rispetto alle altre. L’esperienza maturata nel settore dal nostro Studio ci consente di affrontare e di risolvere sia in via stragiudiziale che in via giudiziale qualsiasi situazione nella quale si profilino condotte illecite che integrino ipotesi di concorrenza sleale, quali ad esempio l’imitazione servile, il look-a-like, l’agganciamento, l’appropriazione di pregi, la denigrazione.
Recentemente ci siamo occupati di:
- controversie in sede cautelare in tema d’imitazione servile di prodotto;
- tutela giudiziale del look and feel di siti internet;
- protezione degli elementi distintivi di network di franchising;
- individuazione delle azioni legali contro forme di associazione non confusoria.